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Cammino da Cembra al castello di Segonzano

Albrecht Dürer è uno dei pittori tedeschi più importanti. Vissuto tra la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500, ha il merito di aver introdotto il Rinascimento italiano in Germania. A lui è dedicato il Dürer Weg, un sentiero in Trentino Alto Adige che ricalca la strada percorsa dall’artista più di 500 anni fa. All’epoca si viaggiava per lavoro, affari, guerre, non certo per turismo. A muovere il giovane Albrecht è però un altro motivo: vuole raggiungere l’Italia, Venezia nello specifico, per aggiornarsi sull’arte rinascimentale.

Dürer parte da Norimberga nell’autunno del 1494, spinto anche dal propagarsi di un’epidemia (ma la moglie, sposata da pochi mesi, rimane in città… il pittore avrà voluto evitare la peste, o la consorte?). Attraversate le Alpi sul tracciato dell’antica via Claudia Augusta, Dürer arriva nei pressi di Egna, ma a causa di un’alluvione è costretto a fare una deviazione. Dopo una probabile tappa al Klösterle, l’ospizio di San Floriano, prosegue verso Pochi di Salorno e sale al Passo del Sauch. Da qui raggiunge il lago Santo, scende a Cembra, passa a Faver, oltrepassa il castello e le piramidi di Segonzano, per poi imboccare la via verso Venezia.

Il Dürer Weg, inaugurato nel 2012, ricalca questo percorso disegnando un itinerario naturalistico-culturale carico di fascino, dove il filo conduttore è il monogramma AD, sigla con cui l’artista firmava le sue opere.

Il sentiero, lungo circa 30 km, è un percorso lineare suddiviso in 8 tratte, con partenza da Klösterle di San Floriano in provincia di Bolzano e arrivo alle Piramidi di Segonzano in provincia di Trento. Il fondo è misto, con un dislivello totale di circa 1450 metri in salita e 850 metri in discesa. L’accesso al sentiero Dürer Weg è libero.

Tra viaggio di andata e ritorno, Dürer ritrasse il Trentino in ben sette dipinti ad acquerello: nessun altro luogo in Europa può vantare ‘istantanee’ così antiche! Il pittore tedesco rimase particolarmente colpito dal paesaggio della nostra val di Cembra, tanto da dedicargli tre dipinti: due di questi immortalano il castello di Segonzano, oggi un pittoresco rudere.

Ecco come raggiungere e visitare il castello di Segonzano a piedi, sul cammino di Dürer.

È una passeggiata non troppo impegnativa che passa su strade asfaltate e sterrate, tra vigne e meleti, nel tipico paesaggio a terrazzamenti della valle. Il sentiero parte dall’abitato di Cembra, continua nel centro storico di Faver di Altavalle, scende al ponte di Cantilaga sull’Avisio e poi risale verso il castello di Segonzano. È adatto anche ai bambini, purché siano abituati a camminare: tra andata e ritorno, sono circa 12 km, sempre sullo stesso percorso. La tratta non è facilmente praticabile con il passeggino, quindi per portare i più piccoli servirà lo zainetto. Raccomandiamo l’uso di calzature da trekking.

Dal castello di Segonzano puoi ammirare un bellissimo panorama sulla val di Cembra. La rocca fu costruita su un’alta rupe per dominare l’antico itinerario che dalla valle dell’Adige portava in Valsugana: il sottostante ponte di Cantilaga era infatti l’unico collegamento tra i due versanti della valle e qui si riscuoteva il dazio. Di origine medievale, il maniero andò in rovina nel 1796 durante una battaglia tra le truppe napoleoniche e quelle tirolesi. I ruderi furono poi spogliati per riutilizzare sassi e materiali ma puoi riconoscere la torre delle prigioni, il muraglione angolare e la merlatura a coda di rondine. Le antiche rovine sono sempre accessibili e visitabili, con totem multimediale sulla storia del castello. Puoi raggiungere il castello di Segonzano anche dalla frazione di Piazzo in circa 15 minuti percorrendo una mulattiera.